DOMANDE FREQUENTI – L’ECOCIDIO & LA LEGGE

Che cos'è L’ECOCIDIO?
L'ecocidio è definito come il danneggiamento o la distruzione di massa degli ecosistemi al punto tale che gli abitanti ne sono gravemente colpiti. In altre parole, gravi danni al mondo vivente naturale. Maggiori dettagli qui. Noi riteniamo che esso debba essere elencato come un crimine internazionale nello Statuto di Roma, accanto a Genocidio, Crimini di Guerra e Crimini contro l'Umanità.

La definizione presentata alla Commissione per il diritto dell'ONU da Polly Higgins nel 2010 è la seguente:  L'ecocidio è la perdita, il danneggiamento o la distruzione estesa degli ecosistemi di un dato territorio [...] per cui il benessere pacifico degli abitanti è stato o ne sarà gravemente pregiudicato.

La legge sull’ ECOCIDIO protegge solo gli esseri umani?
Il fine ultimo di avere un crimine di ecocidio è quello di proteggere non solo l'uomo ma la natura stessa. Per "abitanti" si intendono gli occupanti indigeni e/o le comunità che risiedono in un territorio, siano essi umani o no.

Non abbiamo già delle leggi ambientali?
La regolamentazione ambientale è per lo più in ambito civile, e qualora vi siano reati ambientali definiti, essi sono solitamente piuttosto specifici (ad esempio un certo grado di inquinamento in un determinato contesto). Non esiste un quadro giuridico per affrontare i danni e le distruzioni di massa di per sé, quindi l'attività aziendale segue un percorso di minore resistenza, operando in modo più dannoso dove c'è meno protezione, e semplicemente mettendo a bilancio le cause civili. Un crimine di ecocidio crea una nuova soglia morale di base per cui qualsiasi cosa che causi danni di massa o distruzione degli ecosistemi naturali diventerà inaccettabile.

L'ecocidio non è coperto da altri reati di atrocità?
I crimini di guerra contengono alcune disposizioni per danni ambientali ed e’ possibile (seppure non ancora dimostrato) includere alcuni aspetti dell'ecocidio tra i crimini contro l'umanità. Tuttavia, la maggior distruzione degli ecosistemi avviene in tempo di pace e non sempre colpisce direttamente gli esseri umani. Riteniamo quindi che sia necessario un crimine a sé stante.

Cambierà davvero qualcosa se l'ecocidio diventa un crimine?
Assolutamente sì. Usando il diritto penale per definire ciò che è moralmente accettabile (cioe’ vietando i danni e le distruzioni di massa al mondo naturale) stiamo dando valore intrinseco della Terra e alla nostra parte nella sfera più ampia della vita stessa. Sara’un punto di svolta fondamentale che consente al quadro giuridico di iniziare a riflettere la realtà. I danni agli ecosistemi potranno ancora verificarsi, ma non saranno più accettati come la norma. Facendo un semplice parallelo, il furto si verifica ancora, ma non penseremmo di depenalizzarlo. Definendo quello che e’ immorale come reato, stiamo dando agli avvocati quelli strumenti necesari per agire e parlare a nome di coloro che sono stati danneggiati. Di conseguenza la società in generale non riterra’ più accettabile che il reato si verifichi.

Qual è il processo legale per fare dell'ECOCIDIO un crimine internazionale?
Un Capo di Stato (o più di uno) deve proporre un aggiornamento dell'ecocidio allo Statuto di Roma, che disciplina il documento della Corte Penale Internazionale.  Tale emendamento deve essere presentato almeno 3 mesi prima di una riunione degli Stati parte dello Statuto di Roma (di solito l'Assemblea, che si tiene ogni dicembre all'Aia, Paesi Bassi).  La semplice maggioranza in tale riunione consente di prendere in considerazione l'emendamento.

Successivamente, è probabile che venga convocata una Conferenza per la revisione della criminalità.  Con l'accordo dei 2/3 degli Stati membri (attualmente 82 su 123) l'emendamento viene adottato nello Statuto e si può procedere alla ratifica e all'applicazione.  (Ogni Paese che ratifica deve far rispettare la legge nella propria legislazione nazionale dopo un anno).

Ci sono state precedenti modifiche allo Statuto di Roma?
Sì, e’ stato aggiunto il crimine di aggressione. L'emendamento consente alla CPI di dichiarare colpevoli i governanti per aver scatenato una guerra aggressiva.

Ho sentito che l'Ecocidio era previsto nella bozza originale dello Statuto di Roma e non è stato realizzato? Come sappiamo che questa volta riuscirà a farcela?
Modificare una legge è molto diverso dal redigere una legge. Nella fase iniziale di stesura, coloro che hanno il maggior potere economico e politico spesso possono avere la voce più alta e influenzare vigorosamente il risultato. Per una modifica invece, qualsiasi Stato membro della CPI, per quanto piccolo, ha la stessa capacità di portarla avanti seguendo una procedura prestabilita. Le alleanze naturalmente dovranno sempre essere costruite, ma c'è molta più trasparenza soprattutto con il supporto civile dei Protettori della Terra in tutto il mondo.

Qual è il legame tra la Corte Penale Internazionale (CPI) e l'ONU?
La CPI è un'istituzione indipendente, ma ci sono alcuni legami con l'ONU. Ad esempio, il Consiglio di sicurezza dell'ONU può deferire i casi alla CPI, e le proposte di emendamento allo Statuto di Roma, devono essere notificate in primo luogo al Segretario Generale dell'ONU che poi notifica gli Stati membri della CPI.

La legge sull'ecocidio può entrare in vigore immediatamente?
No. E’ necessario un periodo di transizione in parte perché la procedura di adozione richiede tempo, e soprattutto perché le aziende e gli stati hanno bisogno di tempo per cambiare le pratiche al fine di ridurre il rischio di collasso e la sofferenza umanitaria. Tuttavia quando necessario, tali transizioni possono essere effettuate in un tempo limitato. La crisi ecologica globale contemporanea sta creando rapidamente un limite di tempo per noi.

Si evidenzia che la proposta di un emendamento sull'ecocidio è il momento chiave in quanto che lo rende visibile consentendo quindi l'inizio del cambiamento. Prima ancora che un singolo Stato ratifichi questo emendamento del diritto internazionale l'intera conversazione globale inizierà a cambiare.

Una legge sull’ ECOCIDIO è compatibile con la crescita economica?
L'approcio economico di "crescita a tutti i costi" è in gran parte ciò che ha creato il livello di ecocidio a cui stiamo assistendo. Ma la crescita perpetua non è l'unico modello per l'economia. Noi chiediamo un periodo di transizione per consentire ai sistemi economici di cambiare orientamento e direzione. L'ecologia deve condizionare l'economia e non viceversa. Se gli ecosistemi che stanno alla base della nostra attività economica crollano, ci troveremo ad affrontare ben peggio di una recessione!

In che modo la legge sull'ecocidio influenzerebbe le nazioni che "fanno affidamento" su industrie potenzialmente ecocide per la loro stabilità economica e sociale?
Un periodo di transizione gestito sarà assolutamente necessario per consentire a tali paesi di riorientare la loro attività economica al fine di evitare il collasso o il disastro umanitario. Parte del processo di definizione della stesura e del conseguente funzionamento della nuova legge coinvolgerà gli organismi internazionali che possono fornire consulenza e assistenza. È nostra intenzione, insieme ai nostri alleati legali, fornire modelli e suggerimenti su come questo potrebbe funzionare per assicurare giustizia e un dovere legale di assistenza.

Non stiamo tutti contribuendo all’ECOCIDIO?
Forse sì, ma spesso non per scelta. La legge sull'Ecocidio non mira a punire gli utenti finali, ma i responsabili delle decisioni ai massimi livelli. Vedi la prossima domanda:

Chi verrà perseguito?
La legge sull'ecocidio è concepita per perseguire le persone che hanno piu’ responsabilità, le menti che dirigono la determinata situazione in cui è stato commesso il reato di ecocidio. Queste persone possono essere capi di stato o dirigenti generali o alti funzionari di società o altri organismi responsabili dell'ecocidio.

Chi deciderà cosa è e cosa non è un ECOCIDIO?
I tribunali penali, se le prove corrispondano o meno alla definizione adottata . Oppure i tribunali nazionali dei paesi che ratificano la legge o la Corte penale internazionale (CPI) se uno Stato non può o non vuole perseguire. La formulazione esatta non è ancora stabilita. Questa sarà discussa dagli Stati membri una volta che una proposta verra messa in discussione presso la CPI, ma nel frattempo trattiamo la definizione presentata alla Commissione di diritto dell'ONU da Polly Higgins nel 2010 come una definizione "funzionante" della campagna (vedi domanda in alto). Come linea guida, il danno deve essere diffuso, a lungo termine o grave.

Come verrà applicata la legge?
Il paese che ratifica l'ecocidio come crimine a livello internazionale, deve incorporarlo nella legislazione nazionale. Se nel vostro Paese si verifica un ecocidio, dovrebbe essere il vostro governo a perseguirlo. La Corte penale internazionale entra in gioco solo se gli stati nazionali non possono o non vogliono perseguire.

Ho sentito dire che la CPI è inefficace... Come possiamo essere sicuri che sia la nostra migliore opzione per prevenire danni alla Terra?
Ci sono diverse ragioni per concentrarsi sul CPI:

1.  La procedura: Modificare una legge è più semplice che crearne una nuova (ad esempio nelle singole giurisdizioni)
2. Coerenza: Se la legge vi è adottata, per definizione essa entra nella legislazione nazionale dei paesi ratificatori nella stessa forma, creando coerenza tra le giurisdizioni.
3.  Solidarietà: Se la legge viene adottata in quel paese, per definizione molti paesi la sostengono, il che significa che nessuno di loro ha bisogno di sentirsi politicamente "esposto".
4. Giurisdizione transfrontaliera: i maggiori inquinatori sono tutte multinazionali.

Infine, vediamo il crimine di ecocidio come una via potenziale per una maggiore rilevanza sulla scena mondiale per la CPI!

La legge può essere applicata retroattivamente?
No. Il vero obiettivo dell'introduzione del crimine ecocida è la prevenzione: quando sarà ratificato in tutto il mondo, confidiamo che le pratiche dannose che esso mette fuori legge avranno cessato o si trasformeranno per operare in armonia con gli ecosistemi naturali.

Quanto tempo ci vorrà per rendere l’ECOCIDIO un crimine?
Il processo può richiedere dai 2 ai 7 anni in totale, e la prima volta che si potrebbe proporre un emendamento è il 2020. Tuttavia non partiamo da zero: da alcuni anni lavoriamo con gli stati ecocidi vulnerabili. Nel dicembre 2019, due Stati sovrani (Vanuatu e le Maldive) hanno chiesto di prendere in seria considerazione un emendamento allo Statuto di Roma in materia di ecocidio. Quindi, anche se non si possono garantire tempi particolari, l'interesse sta crescendo rapidamente. Ciò è alimentato dal fatto che 25 anni di negoziati sul clima non sono riusciti a mettere in atto alcun cambiamento legislativo e politico significativo, e dalle mobilitazioni della base in tutto il mondo che riconoscono la necessità di una soluzione concreta e applicabile.

Con quali stati lavorate?
Diversi piccoli Stati vulnerabili al clima e all'ecocidio. Poiché il nostro lavoro è in gran parte di natura diplomatica, non possiamo condividere questo tipo di informazioni finché non sono state annunciate pubblicamente dai governi interessati.
Vanuatu, una voce di spicco tra gli Stati dell'Oceano Pacifico, è stato il primo ad annunciare la sua collaborazione con noi, e nel dicembre 2019 è stato il primo Stato a chiedere pubblicamente l'esame di un crimine di ecocidio (Assemblea degli Stati parte dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale dell'Aia, 2-7 dicembre 2019).

Quali paesi sarebbero coperti dalla legge?
Tutti gli Stati membri della CPI che la ratificano. Una volta che ⅔ avrà accettato di aggiungere il reato di ecocidio allo Statuto di Roma, l'emendamento diventerà esecutivo per gli Stati che lo ratificano. L'emendamento diventa esecutivo per gli Stati che lo ratificano un anno dopo la presentazione della ratifica.

Cosa succede se un paese (ad esempio Stati Uniti, Cina) non è membro della CPI?
C'è un notevole effetto di emarginazione anche nei Paesi che non sono membri o che non hanno ratificato.
È importante notare che le società multinazionali non potranno esercitare pratiche ecocide in nessuna delle giurisdizioni che hanno sottoscritto la legge.
I paesi che hanno ratificato la legge possono farla rispettare, e qualsiasi paese che sottoscriva i principi della giurisdizione universale può anche perseguire i non nazionali se un colpevole mette piede nel loro territorio.


Sono particolarmente sensibile al consumo di carne (ad esempio) / 1080 tossine / radiazioni 5G / altre questioni specifiche... i reati di ecocidio riguardano anche questi?
Una volta che la legge è in vigore, se ci sono prove sufficienti per farle rientrare nella definizione legale di ecocidio, allora sì. Noi crediamo che legiferare per proteggere la natura - e in definitiva il modo in cui noi ci collochiamo al suo interno - sia molto più pratico che legiferare per questioni specifiche e isolate. In effetti, la nostra incapacità di farlo in modo efficace ci ha portato alla crisi attuale. Al di là della gamma di pratiche distruttive che la legge affronterà, non sappiamo quali pratiche ecocide possano essere in via di sviluppo ora o essere sognate in futuro. Mettere fuori legge i danni e le distruzioni di massa criminalizzando l'ecocidio serve quindi come una salvaguardia legale per l'umanità e per la comunità del Pianeta Terra.

Dove posso trovare ulteriori informazioni sulla legge di ECOCIDIO?
Il sito affiliato EcocideLaw.com è in fase di sviluppo e mira di diventare una risorsa accademica, legale storica e completa sull'argomento. Vi preghiamo di sfogliarlo prima di inviarci molte domande!